lunedì 19 agosto 2013

Valtellina Superiore ai suoi massimi - Nino Negri Vigneto Fracia 2009


La Valtellina è ormai da anni ai vertici dell'enologia italiana, un'area vinicola capace di regalare rossi straordinari da quelle uve nebbiolo, qui chiamate localmente Chiavvenasca, così famose in Langa. Valtellina Superiore è una delle denominazioni ammesse, insieme al Rosso di Valtellina e al più famoso Sforzato.

Nino Negri è certamente il produttore più famoso dell'intera regione, un'azienda con sede a Chiuro con una storia ormai più che centenaria alle spalle.

Il Vigneto Fracia è una delle bottiglie di punta dell'intera produzione, un Valtellina Superiore importante ottenuto da uve selezionate di uno specifico cru aziendale, quello che dà appunto il nome al vino. Il vigneto si trova nella sottozona Valgella, la più estesa delle cinque sottozone che compongono l'area vitivinicola valtellinese insieme a Inferno, Sassella, Grumello e Maroggia. 

Da questo cru aziendale di 7 ha nascono le uve che compongono il Vigneto Fracia, le vigne crescono sui tipici ripidi terrazzamenti valtellinesi con allevamento a Guyot su un terreno franco sabbioso con esposizione a Sud.
I grappoli sono stati selezionati e vendemmiati a fine Ottobre, una vendemmia tardiva che ha permesso una maggiore concentrazione degli zuccheri nell'acino.

Venti i mesi di sosta del vino in botti di rovere di secondo passaggio, prima di un ulteriore affinamento di 6 mesi in bottiglia che precede la commercializzazione.  
Dal sito ufficiale si conoscono anche interessanti annotazioni riguardo all'annata 2009 che ha visto, cito testualmente: "un Gennaio dove le precipitazioni nevose si sono succedute cospicue e continue apportando un buon rifornimento idrico alle piante. La primavera è risultata variabile alternando temperature calde e fredde, poi da Maggio il caldo si è stabilizzato protraendosi fino a metà Agosto. Dopo alcune pioggie il tempo si è assestato mantenendosi bello per i mesi di Settembre e Ottobre favorendo una buona maturazione delle uve".

Andiamo alla degustazione. Nel bicchiere il vino si presenta di colore granato, consistente. Al naso intenso con note speziate (pepe nero, lieve cannella) e di legno a far da guardia a altri sentori più delicati di frutta rossa in confettura e fiori secchi e appassiti con la viola su tutti. Elegante. Le premesse olfattive sono entusiasmanti e in bocca si trovano solo conferme, ingresso setoso, intenso e fine, morbido, di ottimo corpo, sufficientemente caldo, tannino non invadente seppur vivo.
La barrique si integra magistralmente con le note acidule del frutto, prugna soprattutto, finale ancora speziato, lieve ritorno di cannella e alcune note cioccolatose e di liquirizia. Persistenza notevolissima.
Un gran vino, perfetto per abbinamenti territoriali come pizzoccheri e piatti di carne arrosto. Speciale con formaggi stagionati, ma non sfigura affatto se bevuto da solo come vino da meditazione.

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